Leo Ortolani Presenta Buio in Sala al Circolo dei Lettori

Il buio in salaIo e Fab alla presentazione di Leo Ortolani per Buio in Sala, sua nuova fatica prima della conclusione di Rat Man.
Arriviamo UN MINUTO prima dell’inizio.
Io senza voce (sforzandomi arrivo al massimo a fare una brutta imitazione di Cinzia di Rat-Man) e Fab (sempre di corsa) che dopo averci fatto riservare i posti per la presentazione è ben conscio del fatto che mi dovrà dare ben più di una mano nelle interviste.
Il gentilissimo Circolo di Lettori ci riserva due posti in prima fila e, a fianco a noi, una sedia con sopra un cartello: Riservato Brachetti.
Ancora qualche minuto all’inizio e allora mi reco al punto vendita allestito dai ragazzi di Pop Store a chiedere se è possibile avere una firma da Leo sul fumetto e loro, fantastici, mi dicono: “Certo, il fumetto già ce l’hai, vero? Ecco il numero”.
Il 99, eh si, eravamo tanti ma molti di più di 99!
Rientro in sala e mi accorgo che, nel posto col cartello “Brachetti”, si è seduta una signora. Controlliamo che non sia un travestimento di Arturo Brachetti. No, niente Arturo Brachetti, sarà un’omonimia, ci diciamo.
Io, dopo la dipartita del compianto Zoom H4 e due eventi con il muletto, preparo per il suo debutto ufficiale il successore dell’H4. E’ giunta l’era dello Zoom H6 e, manco a farlo apposta, scende IL BUIO IN SALA!!!
Vengono proiettate le vignette di X-Men: Apocalisse lette da LEO ORTOLANI in persona e in anteprima!!!
Michele Foschini presenta egregiamente l’autore e Leo intrattiene per più di un’ora tutti i presenti con storie e aneddoti delle varie proiezioni a cui ha assistito e che gli hanno permettere di disegnare le diverse recensioni presenti nel libro edito da Bao Publishing.
Finisce la presentazione con un lungo applauso, Leo viene catturato dalla Rai per un’intervista e poi da un’altra persona dotata di telecamera e noi scopriamo chi è la signora che si è seduta a fianco a noi, nel “Riservato Brachetti”: è Caterina, la moglie di Ortolani!!!
Noi aspettiamo, noi siamo geek, noi siamo temprati, sappiamo che verrà il nostro momento.
E, in effetti di momenti ne arrivano ben TRE.
Individuiamo Arturo Brachetti che alla fine era venuto (Arturo e Leo hanno collaborato per uno spettacolo) e, timidamente, gli chiediamo un’intervista, lui, disponibilissimo, ci dice si.
Io rivolgo una preghiera a sua santità Zoom (no, non il cattivo della prima serie di Flash) accendo l’H6 e si parte!
Arturo ci parla dell’amore per i fumetti francesi, della scoperta di Rat-Man, dell’incontro con Leo e del loro modo di lavorare insieme.
La Rai ci nota.
Finita la nostra intervista a Brachetti chiedono anche loro se possono intervistarlo. La vita è una ruota…
Ritroviamo Caterina e le chiediamo un’intervista, lei tentenna ma alla fine dice si e ne scopriamo delle belle.
Chiudiamo con la simpaticissima moglie di Leo e l’inviato Rai mi chiede chi avessimo intervistato. Uno spasso!
Io di tanto in tanto ricontrollo le registrazioni dell’H6, un debutto è pur sempre un debutto, magari mi si emoziona!
Mi metto serenamente in coda con il mio volume con copertina variant (grazie Mattia!) e, mentre chiacchiero con il paziente Fab, rimiro e ammiro lo sketch notes dell’evento che lui (Fab) ha fatto.
Arriva il mio momento Leo mi firma il volume, ci facciamo una foto insieme e gli chiedo se ci concede un’intervista, lui, come Caterina, tentenna (sarà un tratto familiare?) poi mi dice: “Vediamo a che ora si finisce”.
Io mi guardo indietro e:
a) scopro di non essere l’ultimo
b) ricontrollo lo Zoom (non che fossi in ansia, nooo)
c) insieme a Fab andiamo a cercarci un posto dove sederci.

Anche l’ultima firma è fatta ci riavviciniamo e un Leo pur provato, tentennando, ci fa segno di si con la testa.
Ci prepariamo si pigia Rec e si comincia.
Quattordici minuti dopo chiudiamo gli avremmo fatto ancora centinaia di domande ma è già stato disponibilissimo e non ci pare il caso di esagerare è decisamente tardi.
Usciamo sbalorditi da una serata a cui siamo arrivati venendo fuori di corsa dai rispettivi lavori, seminando a fatica gli impegni e le pressioni della vita quotidiana, mangiando frettolosamente, insicuri sul fatto di riuscire ad intervistare Leo.
Tutto è stato fantastico, un enorme grazie dunque al Circolo dei Lettori che ci ha gentilmente ospitati, a Michele Foschini e alla Bao Publishing che ha reso possibile la presentazione e a Leo, sua moglie Caterina e ad Arturo Brachetti che si sono prestati alle nostre improbabili domande.
Grazie a tutti.

 

Intervista ad Arturo Brachetti

Brachetti

 

Intervista a Caterina

Caterina

 

Intervista a Leo Ortolani

Leo2

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