Venerdì 13 Maggio l’agenzia letteraria Contrappunto ha presentato il Decalogo dei buoni consigli per lo scrittore contemporaneo. Potevamo non esserci? Ovviamente abbiamo registrato la tavola rotonda e ve la presentiamo qui. Cari amici scrittori – e non – ecco qualche buon suggerimento da chi se ne intende:
Ascolta la conferenza[audio:http://fantasyonair.improntadigitale.org/WP/wp-content/uploads/2011/05/Contrappunto64.mp3|titles=Contrappunto]
Relatori della tavola rotonda sono stati Rosa Gargiulo, Claudio Nebbia, Daniela Lojarro, Nunzio Russo e Massimo Fossati, autori della scuderia Contrappunto, che, moderati da Natascia Pane, hanno dato voce e corpo ai dieci punti del Decalogo.
I DIECI PUNTI DEL DECALOGO:
1. Innamoratevi! La scrittura è un atto d’amore. E’ il frutto creativo della passione verso ciò che narrate, verso gli occhi che vi leggeranno domani, verso voi stessi e le persone che incontrerete con i vostri libri. La passione virenderà scrittori.
2. Arricchite la vita degli altri. Se la scrittura è ciò che siete, avete scelto di colmare con parolepreziose il tempo che i lettori trascorreranno con voi.
3. Siate i primi. A credere in voi stessi, a scommettere su di voi, a correre da soliperché un giorno un agente, un editore, un critico ed un lettore corranocon voi.
4. Fate dell’ascolto un’arte. Che le vostre parole siano suoni cristallizzati su carta. Quei suoniche vi attendono per strada, pronti ad essere raccolti ed intrecciati inrighe la cui unica trama è la vostra.
5. Un libro vi renderà ricchi. Di quella ricchezza colma di Bellezza e di persone, che tiene vivi gliocchi ed anima il cuore.
6. Scegliete la vostra squadra vincente. Un libro è un’opera collettiva, nata da profonda condivisione. Abbiateaccanto il critico più agguerrito, il lettore più appassionato, chi viabbatte per demolirvi e chi vi abbatte per sollevarvi ancora.
7. Vivete come scrivete. Siate uomini, prima che scrittori: create un’identità condivisa fra lavostra parola e la vostra vita.
8. Lasciate un solco. Tracciate con le vostre parole quel solco di carta che rimarràindelebile nelle vostre pagine.
9. Siate onesti con voi stessi. Siate maestri d’eccellenza: arrotondate, limate, ricercate, studiatesenza fine. Siate curiosi di vedere ove finisce la parola, e dove hainizio il suo ‘oltre’.
10. Non tradite il lettore. Raccogliete dai vostri lettori ciò che andrete a seminare domani.Diventate per loro ciò che si attendono che siate: la più feliceversione di voi stessi.
Primo Libro: Il leone di Norrland
Secondo libro: Ritorno a Norrland
Editore: Sovera
[audio:http://fantasyonair.improntadigitale.org/WP/wp-content/uploads/2010/Interviste Salone del Libro/04 Dom 07 Nebbia.mp3|titles=Nebbia]Il Leone di Norrland: Nel regno di Norrland, appena uscito da una guerra sanguinosa, il giovane Eothian, tra tediose lezioni di retorica e più appassionanti lezioni di scherma, si prepara a succedere al padre, feudatario di Irmongard. Un destino già segnato il suo, come vuole la tradizione, ma il tradimento ed il pericolo sono sempre in agguatio a Norrland. Sfuggito per miracolo al massacro della sua famiglia, troverà dapprima rifugio in un monastero ma presto la sua indole guerriera lo porterà ad arruolarsi in una compagnia di ventura, incaricata di una spedizione punitiva contro una città divenuta un covo i pirati. Eothian contribuirà in modo decisivo alla sua conquista e nei convulsi momenti del saccheggio troverà la prova che un membro della sua famiglia é sopravvissuto.
Ritorno a Norrland: Temprato dal servizio tra i mercenari, Eothian di Irmongard si accinge all’impresa di ritrovare la sorella Deirdre e quindi riconquistare il feudo dei suoi avi. Lottando contro nemici vecchi e nuovi, scoprirà che dietro il massacro della sua famiglia si cela qualcosa di molto più importante di una scorreria di predoni, trame oscure di chi vuole trascinare Norrland in una nuova e sanguinosa guerra. In un susseguirsi di avventure e colpi di scena attraverso le Sette terre, Eothian si cimenterà nella difficile impresa, aiutato da un simpatico brigante, un vecchio contabile, il saggio filid Aife e i suoi quattro inseparabili amici.
Claudio Nebbia, nato a Torino 54 anni fa, di professione ingegnere nel settore dell’Information Technology e scrittore fantasy nel tempo libero. Si è innamorato del genere fantasy circa trent’anni fa, dopo aver letto le opere di JRR Tolkien, di cui ha ammirato la capacità di far entrare il lettore nel mondo che egli ha inventato, per proseguire con Terry Brooks e altri autori (Martin, Turtledove, Jordan). Poi un giorno, nel 1997, dopo aver raccontato alle figlie una storia particolarmente avvincente, decise di metterla nero su bianco, tanto per non dimenticarla. In segutito la rilesse, l’ampliò, ci prese gusto e così nel 2006 presentò alla Fiera Internazionale del libro di Torino “Il Leone di Norrland“, fantasty classico ambientato in un mondo medievale di matrice celtica di sua invenzione, cui nel 2007 seguì “Ritorno a Norrland”, ambedue editi da Sovera nella neonata collana “I Percorsi del Fantastico”. Attualmente sta scrivendo “Tempesta su Norrland”, continuazione dei primi due, cui dovrebbe seguire un quarto volume per completare, per dirla con Douglas Adams, “a trilogy in four books”. Appassionato di Storia in generale, ma soprattutto di Storia Medievale e Militare, dedica partricolare attenzione all’evoluzione della tecnologia delle armi e all’influsso che essa ha esercitato sulla strategia e sulla tattica. Collabora con la rivista Terza Pagina su cui ha pubblicato diversi articoli ispirati al mondo del fantasy e con la Lettura Incrociata del sito “Il Rifugio dell’esordiente”. Sposato da tempo immemorabile con una moglie che è il suo primo e più severo critico letterario, hanno due figlie universitarie, due futuri generi e due gatti che danno buoni consigli sulla trama dei romanzi. Pratica sci di fondo, tiro con l’arco, canoa, nuoto e adora le passeggiate in bicicletta.
Contatti: Claudio Nebbia, Norrland e le Sette Terre.
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