luca centi

Alfonso Zarbo parla di Stirpe Infernale al San Giorgio Fantasy

Durante il San Giorgio di Mantova Fantasy abbiamo incontrato Alfonso Zarbo, uno degli organizzatori della kermesse. Oltre a parlarci del festival annuale che lui collabora a tenere in vita, Alfonso ci ha raccontato alcuni retroscena di Stirpe Infernale, l’antologia di racconti fantasy di cui è curatore insieme Filomena Cecere e Roberto Carlo Deri, pubblicata da Editori Riuniti GDS nella collana Nocturna.

Con grande fatica siamo riusciti a non farci travolgere e a non iniziare a chiacchierare dei nostri telefilm preferiti ma il talentuoso Alfonso era pur sempre sotto le grinfie della redazione più pazza del mondo, che, purtroppo per lui, è riuscita a trasformare l’intervista in un surreale inferno per il giovane Alfonso. Pretendevate mica che fossimo seri?

In quanto curatore, si sa, ha dovuto subire in loro vece le torture che avremmo inflitto a tutti gli autori dell’antologia, se li avessimo acchiappati ad uno ad uno. Purtroppo non ci siamo riusciti, ma li citiamo tutti e ricordiamo loro che il microfono di Fantasy on Air è sempre in agguato.

Christian Antonini – Filomena CecereLuca Centi – Matteo Cortini – Paolo Di Orazio – Fabrizio FurchìRoberto Genovesi – Matthias Graziani – Marco Guadalupi – Emanuele Manco – Thomas Mazzantini – Leonardo Moretti – Michele TetroIrene VanniAlfonso Zarbo – Vito Di Domenico (prefazione) – Roberto Carlo Deri (postfazione) – Sara Forlenza (copertina).

 

Ascoltate l’intervista ad Alfonso:

[audio:http://fantasyonair.improntadigitale.org/WP/wp-content/uploads/2012/06/Zarbo_stirpe_infernale.mp3|titles=Zarbo_stirpe_infernale]

 

 

Autori: AA. VV.

Titolo: Stirpe Infernale

Curatori: Filomena Cecere, Alfonso Zarbo e Roberto Carlo Deri

Copertina:  Sara Forlenza

Prefazione: Vito Di Domenico

Postfazione: Roberto Carlo Deri

Casa editrice: Editori Riuniti GDS, collana Nocturna

ISBN: 978880687129

Pagine: 266

Prezzo: € 14,00

 

Stirpe Infernale: Ci sono temi che riescono a scatenare l’interesse degli artisti e del pubblico indipendentemente dal fatto che siano stati ampiamente sfruttati nel corso degli ultimi duemila anni. Questo non significa, però, che tutte le storie “infernali” siano già state narrate. I demoni cambiano con il cambiare del mondo, si aggiornano per restare al passo con i tempi, trovano sempre nuove vie per portare a termine il loro lavoro di tentatori, mentitori, portatori di Oscurità.Quali sembianze assumono? Dove si nascondono? Con quale atavico impulso riescono a scatenare la furia omicida dell’uomo? Ce lo dicono i fuoriclasse della narrativa fantastica italiana, capaci di inquadrare le orde del Diavolo sotto ogni punto di vista per restituirle al lettore in tutte le sfumature. Racconti gotici e urban fantasy, sword and sorcery e d’azione, tendenti alla fiaba e al comico; e ancora med-fantasy, weird-horror e sperimentali in un’antologia provocante e ambiziosa, destinata a far parlare di sé.  L’Inferno vi attende!

15 Domande a Luca Centi (Parte Seconda)

… Continua dalla Prima Parte

FOA: Qual è il tuo libro preferito della Rice? Quale saga ti piace di più fra le Cronache dei Vampiri e Le Streghe di Mayfair?

LC: Tutti i romanzi di Anne Rice hanno qualcosa da offrire, ma ammetto che sono legato maggiormente a Memnoch il Diavolo. E’ un romanzo di svolta per le Cronache dei Vampiri, in cui la Rice introduce per la prima volta il concetto di Dio e di Diavolo. E lo fa con una coerenza incredibile, senza cancellare quanto detto in precedenza, come se la sua crescita spirituale andasse di pari passo a quella di Lestat. Stupendo anche il primo volume de Le Streghe di Mayfair, L’Ora delle Streghe, che è un piccolo capolavoro.

FOA: Escluso Lestat, qual è il tuo personaggio preferito e perché?

LC: Ho adorato Armand. Credo che assieme a Lestat sia quello più interessante. Il suo percorso di crescita è più difficile, complesso, fatto di delusioni e poche soddisfazioni. Come il suo tentativo di suicidio immolandosi al sole, nella speranza di redenzione; o la vampirizzazione dei suoi pupilli, che sperava di proteggere insieme alla loro innocenza. Anche Louis è molto interessante, sebbene la Rice si sia un po’ dimenticata di lui col passare del tempo.

FOA: Cosa stai leggendo ora?

LC: Io leggo davvero di tutto. Passo dai romanzi rosa ai noir come se niente fosse! Ho appena finito di leggere un chick lit e sto per iniziare Storie di Pirati di Daniel Defoe. Diciamo che mi sto “documentando”!

FOA: Fra la fine del 2010 e l’inizio del 2011 uscirà il secondo volume di Il Silenzio di Lenth puoi darci qualche anticipazione? Continua a leggere

15 Domande a Luca Centi (Parte Prima)

Questa volta lo staff di Fantasy on Air – per l’occasione abilmente mascherato da Fantasy Off Air – ha messo sotto torchio Luca Centi, il giovane autore di Il Silenzio di Lenth, edito da Piemme Freeway. Godetevi le sue argute risposte… noi l’abbiamo fatto!!!

FOA: Ciao Luca, iniziamo prima di tutto a conoscere te: chi è Luca Centi? Descriviti in poche semplici righe. 

LC: Ciao a voi! Descrivermi in poche righe… diciamo che sono un ragazzo semplice, appassionato di libri, musica e cinema. Forse fin troppo! Adoro anche viaggiare e scrivere, ovviamente. Inoltre mi sono da poco laureato in Lettere (finalmente!)

FOA: E ora che ti abbiamo conosciuto, parliamo del tuo romanzo Il Silenzio di Lenth, oltre alla trama, vuoi brevemente raccontarci qualcosa del libro?

LC: È un libro a cui tengo molto. Ho cercato di inserire tutte quelle tematiche che io per primo avrei voluto trovare in un romanzo. E poi mi sono divertito molto a usare i cliché del genere per poi sovvertirli. Spero solo che il libro appassioni i lettori almeno quanto ha appassionato me.

FOA: Il Silenzio di Lenth è il tuo primo romanzo, è stato difficile approcciarsi alla scrittura con una storia così lunga e ricca di personaggi? Come mai questa scelta? 

LC: E’ stato tutto molto casuale. All’inizio avevo solo un personaggio in mente, a cui si sono aggiunte poi tante altre idee e spunti. La progettazione ha richiesto un annetto ed è stata di sicuro la parte più divertente. Alcuni trovano snervante il far combaciare i vari tasselli, io invece l’ho presa come una sfida. Non nascondo però di aver avuto qualche problema con la caratterizzazione dei personaggi. Ho spesso riscritto interi capitoli perché i protagonisti avevano tutti “la stessa voce”.

FOA: Come mai hai scelto il genere fantasy? Se dovessi esplorare un altro genere letterario, quale sceglieresti e perché? Continua a leggere

Ascolta R.I.D.

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